Un convegno a Firenze ha radunato intorno al tema della forestazione urbana, una decina di studiosi e operatori del settore. Sono state presentate iniziative di ricerca , sperimentazioni ed esperienze consolidate di diversa tipologia.
Il verde urbano al centro anche di partnership tra pubblico e privato per attuare interventi sinergici che coinvolgono il mondo economico, le amministrazioni e i consumatori. Di questo tipo è l’iniziativa del Gruppo UGF Assicurazioni che ha ideato la polizza “Assicurati un albero” : per ogni contratto si devolve 1 euro a favore di nuove aree verdi.
In rilievo le esperienze in corso sul territorio comunale di Firenze dove nuove piantumazioni di olmi sono precedute da rilevazioni sulla temperatura ed umidità dell’area prescelta al fine di monitorarne gli effetti sul piano climatico. I nuovi interventi attivati dalla Direzione Ambiente del Comune si svolgono in collaborazione con CNR – Ibimet (Istituto di Biometeorologia) e con il CIBIC (Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell’Università di Firenze) i cui referenti hanno presentato al convegno gli effetti che il sistema del verde ha sulla salute degli abitanti di aree urbane con differenti dotazioni di albedo.
Anche le soluzioni di verde urbano di arredo (presentate dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura , sezione di Firenze) rappresentano un vantaggio per la città: pergolati, infrastrutture adornate da siepi, sottopassi recuperati, pareti e coperture pensili vegetali svolgono, in diversa maniera, una funzione bioclimatica. L’incontro ha posto l’accento (Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Firenze) sulla gestione sostenibile degli interventi di verde urbano descrivendo gli strumenti e le professionalità oggi disponibili per farlo. Le certificazioni attualmente esistenti sulla gestione sostenibile delle foreste (PEFC e FSC) possono fornire spunti interessanti anche in ambito urbano per esempio sulla programmazione degli interventi di impianto, sulla cura e sostituzione della “foresta urbana”, sui criteri per contabilizzare i benefici apportati dalla presenza del verde. Si è anche parlato delle conoscenze che consentono già di adottare raccomandazioni importanti per ottimizzare l’impatto della forestazione urbana sull’ambiente urbano, specialmente in termini di assorbimento di inquinanti e di indicazione di soglie di attenzione o di danno (CNR Istituto per la protezione delle piante - Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale e DIPSA, Università di Firenze).
Torna l’impegno delle organizzazioni private anche nel Progetto GAIA del Comune di Bologna finalizzato a costruire un modello di accodo di governance con le imprese del territorio per creare e gestire nuove aree verdi in grado di assorbire considerevolmente le emissioni di CO2 grazie alle funzioni biologiche delle essenze selezionate. Per finire non bisogna dimenticare l’importante valore sociale di una area verde urbana soprattutto se rilevante come un vero Bosco in Città . A Milano, l’esperienza di Italia Nostra (80 ettari nella periferia ovest) è stata il primo intervento di forestazione urbana nella storia del Paese. A partire dal 1974 , si è sviluppato ed arricchito anche grazie alla partecipazione attiva dei suoi fruitori, dispone oggi di una biblioteca, un laghetto, nuovi orti, un ricco calendario di attività.
Il report con la sintesi di tutte le relazioni è oggi disponibile alla pagina:
http://ag21.comune.fi.it/export/sites/agenda21/materiali/1_ReportSeminario_completo_15_2_11.pdf