Gli orti in città sono una forma di agricoltura urbana e periurbana moderna che ha visto un’ampia diffusione già negli scorsi decenni in alcuni Paesi, soprattutto nell’Est Europa, in Olanda ed in Svezia.
Oggi la coltivazione orticola in città, mossa che sia da pulsioni utilitaristiche, ricreative o di denuncia ha assunto le dimensioni di un fenomeno sociale di grande portata anche grazie a Michelle Obama ed al suo orto alla Casa Bianca che ha definitivamente cancellato l’associazione tra status di contadino e condizione sociale di marginalità, ridando ai contadini la dignità di produttori di paesaggio, prodotti genuini e persino biodiversità.
L’orto di Michelle ha portato davanti agli occhi di un’obesa America l’orto quale status symbol di un’élite culturale che tiene alla salute del suo corpo, sa cosa mangia, ed è sensibile alle tematiche ambientali e sociali connesse all’agricoltura ed al diritto al cibo. Un’elite culturale desiderosa di attivarsi per diffondere un lifestyle più sostenibile e giusto.
Gli orti che si trovano nelle città possono essere, orti appartenenti ad aziende agricole poste sui lembi di terreno agricolo residuali accerchiati dalla città (campagne urbane), appezzamenti di terreno messi a coltura abusivamente da privati cittadini lungo i fossi, i fiumi, le ferrovie (orti abusivi) oppure dati ufficialmente in concessione da un organismo pubblico o benefico, come forma di welfare, (orti sociali).
Gli orti sociali nascono all’inizio del XIX secolo nel Regno Unito come elementi base per la sussistenza di indigenti e disoccupati. Successivamente si sviluppano anche in Germania ed Olanda. In Italia approdano come orti di guerra durante le guerre Mondiali, momenti storici in cui legge Italiana permetteva ai cittadini di coltivare qualsiasi terreno incolto per aumentare la produzione alimentare.
Le regioni dove il fenomeno è più diffuso sono Veneto, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna; negli Stati Uniti l’orto in terrazzo è diventata una mania anche per l’upper class che coltiva nei grattacieli di New York, San Francisco, Boston e di mezz’America, insalate e pomodori. Nel 2008 la “Burpee Seeds”, la più grande azienda americana di sementi, ha venduto il doppio rispetto allanno precedente proprio grazie al contagio di questa virtuosissima moda. Recentemente in Gran Bretagna il National Trust che si occupa della gestione del patrimonio culturale del Regno Unito, ha messo a disposizione dei cittadini mille appezzamenti di terreni in grado di produrre 2,6 milioni di cespi di lattuga.
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