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L'Ue elabora un sistema di verifica delle tecnologie ambientali

Il progetto TRITECH (programma LIFE) per la verifica delle tecnologie ambientali (ETV) ha gettato le fondamenta per un sistema ETV dell’Unione europea su base volontaria. Mediante il progetto Advance ETV si stanno coordinando ulteriori azioni previste dal PQ7 (Settimo programma quadro).

 

Le tecnologie ambientali rappresentano la strada intrapresa dall’Europa verso un’economia più sostenibile e il mezzo per affrontare sfide ambientali urgenti. Simili tecnologie incontrano, tuttavia, ostacoli che gli impediscono di affermarsi sul mercato e di acquisire potenziali utenti. Spesso la scarsità di informazioni affidabili, unita a valutazioni del rischio inesatte, scoraggia gli investitori e osteggia gli sviluppatori delle tecnologie, in particolare le piccole e medie imprese (PMI).

 

Solitamente le PMI fungono da catalizzatore delle ecoinnovazioni di nuova generazione, svolgendo un ruolo essenziale per lo sviluppo delle tecnologie ambientali necessarie a far fronte alla penuria di risorse e alla perdita di biodiversità. È però frequente che tali imprese non dispongano dell’autorevolezza, dell’influenza e dei capitali per convincere investitori e clienti dei pregi delle loro innovazioni. Poiché non riescono a penetrare nel mercato, le PMI – quelle che sviluppano le tecnologie e i piccoli rivenditori – incontrano difficoltà nel promuovere l’accettazione dei loro prodotti «verdi». Di conseguenza, i responsabili politici non possono attingere alle soluzioni ecoinnovative indispensabili per conseguire gli obiettivi di politica ambientale.

 

È dimostrato che i consumatori privilegiano tecnologie affermate dall’efficacia comprovata. Avvalorando le dichiarazioni degli sviluppatori, i sistemi di verifica delle tecnologie ambientali forniscono un’attestazione indipendente e credibile del potenziale di una tecnologia. Tali sistemi possono incentivare gli investitori e gli utenti finali ad accogliere una specifica ecoinnovazione.

 

Parte di un impegno globale per l’ETV

 

I primi sistemi ETV sono stati adottati in Canada nel 1993 e negli Stati Uniti nel 1995. Altri sistemi si vanno costituendo in Corea del Sud, nelle Filippine e in Giappone, per citare alcuni esempi. A partire dal 2004, la Commissione europea ha avviato numerosi progetti che supportano lo sviluppo di un sistema ETV dell’UE, nell’ambito del programma quadro e del programma LIFE.

 

Attualmente la Commissione si appresta a istituire un sistema su base volontaria incentrato sull’ETV nel quadro del piano di azione per le tecnologie ambientali (ETAP). Advance ETV, un’azione di coordinamento prevista dal PQ7, sta promuovendo tale sistema allo scopo di raggruppare le attività dell’UE per la verifica delle tecnologie ambientali e di metterle in relazione con i risultati dei sistemi ETV esistenti nel mondo. L’obiettivo è sostenere l’armonizzazione a livello internazionale e il riconoscimento reciproco.

 

Creazione di un sistema su base volontaria

 

La fase preliminare del programma ETV dell’Unione europea – mirante a fornire una dimostrazione obiettiva e credibile delle prestazioni delle ecoinnovazioni – segue la scia del progetto pilota TRITECH ETV, che ha sperimentato i potenziali meccanismi di un sistema ETV. Nel contesto del progetto TRITECH, parzialmente finanziato dal programma LIFE dell’Unione europea, sono stati assunti impegni nei confronti di 15 aziende oggetto di osservazione ai fini del processo di verifica.

 

Il progetto, coordinato dalla società Beta Technology del Regno Unito, iniziato a settembre 2006 e terminato ad agosto 2009, è stato attuato in partenariato con l’agenzia britannica di sviluppo regionale One North East, il Centro di ricerche tecniche della Finlandia, l’Istituto di ricerca ambientale svedese e il Centro lettone per la prevenzione dell’inquinamento.

 

Tale progetto ha verificato lo schema operativo per il controllo di casi reali in tre aree – trattamento delle acque reflue, energia e bonifica del suolo – e ha previsto le seguenti fasi principali: costituzione di un gruppo di portatori di interesse, elaborazione di meccanismi ETV, verifica e convalida, valutazione del progetto e, infine, comunicazione alla Commissione europea.


Una rassegna di pratiche ottimali

 

La metodologia si è basata su una rassegna delle pratiche ottimali dei sistemi ETV esistenti a livello mondiale. In generale, il progetto TRITECH ha migliorato la conoscenza dei sistemi ETV da parte dell’opinione pubblica, rafforzando al tempo stesso i collegamenti tra i sistemi europei e quelli canadesi. Ha inoltre fornito esempi di casi concreti, relativi a tecnologie delle 15 aziende contattate che hanno superato il processo di verifica.

 

Uno per esempio è Magnatech, un dispositivo per il condizionamento magnetico del combustibile che è stato sottoposto a verifica nell’ambito del progetto TRITECH con esito positivo. «Per una tecnologia che rappresenta una soluzione “eccentrica” e poco nota per la riduzione del consumo di energia, qualsiasi appoggio esterno da parte di una fonte indipendente è estremamente prezioso», ha dichiarato Ian Gander di Magnatech. «Prevediamo che l’ingresso nei mercati dell’UE potrebbe essere agevolato dalla verifica TRITECH».

 

Il risultato del progetto TRITECH è consistito in una serie di raccomandazioni:

  • verificare i prodotti, non le tecnologie;
  • rendere volontario il sistema ETV dell’Unione europea;
  • avviare un iter legislativo per garantire l’accettazione del sistema a livello europeo;
  • combinare verifica e dimostrazione, ove possibile, per rendere il processo più efficiente e vantaggioso in termini di costo;
  • istituire punti di contatto nazionali per evitare ostacoli all’accesso e barriere di natura linguistica nell’ambito del sistema ETV dell’UE;
  • ideare un logo chiaro, ben riconosciuto e credibile;
  • impegnarsi per l’accettazione globale del sistema ETV dell’Unione europea in modo che la politica «una volta verificato, ovunque accettato» diventi realtà.

 

Serie di progetti ETV nell’ambito del PQ6

 

Altri quattro progetti di ricerca che affrontano la questione ETV hanno ottenuto finanziamenti nell’ambito del Sesto programma quadro (PQ6):

  1. «European co-ordination action for demonstration for efficient soil and groundwater remediation» (EURODEMO);
  2. «Towards European sectorial testing networks for environmental technologies» (TESTNET);
  3. «Efficiency control and performance verification of improved approaches for soil-groundwater protection and rehabilitation» (PROMOTE);
  4. «Testing network for verification of air emissions abatement technologies» (AIRTV).

 

Questi cinque progetti messi insieme hanno fornito i presupposti per dare vita alla fase preliminare del programma ETV dell’Unione europea. Affinando i meccanismi di verifica delle tecnologie ambientali, l’Europa può aiutare gli sviluppatori di tali tecnologie a introdurre sul mercato i loro prodotti e a fugare i timori di potenziali investitori e acquirenti al tempo stesso. In questo modo emergeranno più rapidamente ecoinnovazioni di nuova generazione.



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