Pedogenesis è un progetto artistico ideato da Andrea Caretto e Raffaella Spagna e promosso dal PAV - Parco d'Arte Vivente - centro d’arte contemporanea di Torino, cui Aspic ha dato il suo apporto fornendo i sacchetti Sumus®.
Pedogenesis (dal greco pédon «suolo» e ghénesis «nascita») indaga il Suolo, “spazio di relazioni” per eccellenza, luogo di incontro tra geosfera, idrosfera, atmosfera e biosfera. In esso l'organico e l'inorganico entrano in contatto, dando vita a processi di metamorfosi e scambio tra gli stati della materia solido, liquido e gassoso.
Pedogenesis è un sistema formato da due installazioni in stretta relazione tra loro, il “Trasmutatore di Sostanza Organica” e l’“OrtoArca”, oggetti che agiscono da catalizzatori di relazioni ad ampio spettro tra persone, luoghi e materia. Il Trasmutatore di Sostanza Organica è un’installazione/composter costituita da una serra agricola a tunnel in ferro zincato ripiegata ad anello, nel cui cuore cilindrico vengono conferiti i rifiuti organici di un gruppo di cittadini abitanti nella zona. Per ogni sacchetto Sumus® di rifiuti organici conferito nel Trasmutatore le persone ricevono in cambio gratuitamente una certa quantità di cibo e un nuovo sacchetto Sumus® per la raccolta differenziata della frazione organica. Rifiuti organici e cibo vengono in questo modo messi sullo stesso piano, poiché formati dalla stessa materia in continuo mutamento. Il Trasmutatore è sede della trasformazione della sostanza organica in compost, che andrà a fertilizzare il suolo dell’OrtoArca, una struttura costituita da una serra agricola a tunnel rovesciata, in ferro zincato, che delimita un orto ed un'area pubblica di sosta ombreggiata.
Il sacchetto Sumus®, interamente in carta riciclata, è l’ulteriore strumento coerente al messaggio di Pedogenesis. Realizzato interamente in carta riciclata proveniente da raccolta differenziata, Sumus® è biodegradabile e compostabile e apporta al processo cellulosa, restituendola - dopo un lungo percorso in svariati impieghi - al suolo da cui si era originata e contribuendo al processo di compostaggio. La porzione di terreno compresa nell'OrtoArca, in bilico tra una dimensione pubblica e una privata, è stata data in gestione ad un gruppo di cittadini della città di Torino tramite estrazione a sorte durante un concorso pubblico denominato“Estrazione del Lotto”. Il 2 ottobre 2010 è stato il compleanno dell’assegnazione del Lotto. Per un periodo di tempo di almeno 2 anni il vincitore del concorso potrà usufruire del lotto di terreno, coltivandolo e producendo cibo per il proprio sostentamento. Il lotto di terreno rimarrà comunque un'area pubblica, che le persone potranno percorrere e visitare. L'area sosta ombreggiata, dotata di sedute, è concepita come parte integrante dell'OrtoArca e risulta attigua all'area coltivata.
Per ulteriori informazioni visita www.parcoartevivente.it e www.sumus.name