La guida “Foreste a rotoli”, diffusa on-line da Greenpeace la scorsa settimana, è stata fortemente criticata da PEFC Italia. Viene messa in dubbio l’imparzialità dei criteri utilizzati per classificare più di 200 prodotti in carta (fazzoletti, tovaglioli, rotoloni, carta igienica), tra i quali l’associazione ambientalista ha identificato gli “amici” e i “nemici” delle foreste. Secondo PEFC l’eco-guida premia chi sceglie lo schema di certificazione FSC, in cui Greenpeace è coinvolta, a scapito del marchio PEFC.
PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) e FSC (Forest Stewardship Council) sono due schemi internazionali di certificazione dell’origine sostenibile della cellulosa e della carta riciclata, entrambi considerati efficaci dai tecnici delle organizzazioni internazionali e delle agenzie governative. Nel rapporto Greenpeace sono stati valutati in modo diverso i prodotti a marchio FSC o PEFC, i primi sono stati segnalati tra i primi della classe, mentre ai secondi sono stati valutati in modo negativo.
Antonio Brunori, segretario generale del PEFC italia, definisce l’iniziativa dell’associazione ambientalista “un’operazione di marketing”, che va a scapito dell’ambiente. Secondo Brunori, attaccando il marchio concorrente (al momento più diffuso nell’industria del legname), Greenpeace agisce a sfavore dell’aumento delle aree forestali gestite in modo sostenibile.