L'amministratore delegato Bernhard Puttinger illustra la filosofia alla base della ECO WORLD STYRIA, riconosciuta dall'international Cleantech Group quale cluster leader mondiale 2010 nel settore delle tecnologie pulite. Fondato nel 2005, il cluster dell'ingegneria ambientale ECO WORLD STYRIA ha promosso la crescita di 150 imprese attive nel settore delle tecnologie pulite, fornendo 15.000 posti di lavoro nel campo delle energie rinnovabili e della tecnologia ambientale nello Stato federale della Stiria, nell'Austria sudorientale.
Il cluster promuove lo sviluppo dell'ecoinnovazione e consente alle imprese attive nell'ecotecnologia di entrare in nuovi mercati. Grazie a questo sostegno, le imprese della Stiria stanno diventando leader di mercato nel settore della biomassa, dell'energia solare e del trattamento delle acque reflue.
Come si è materializzata l'idea della ECO WORLD STYRIA?
Le radici di questo distretto industriale risalgono al 1998, quando l'agenzia locale per il sostegno alle imprese ha messo a punto una rete e una piattaforma web informale finalizzata a sostenere progetti nell'ambito dell'ecotecnologia. Il cluster è stato il risultato della volontà di attori pubblici e privati di affrontare le tematiche ambientali. La Stiria disponeva già, fin dagli anni Settanta, di una concentrazione di imprese verdi. Queste imprese socialmente impegnate contribuivano a risolvere problemi quali il trattamento dei rifiuti, collaborando con gli enti locali. Tale cooperazione ha consentito di sviluppare un quadro giuridico finalizzato a sostenere la nascita di imprese verdi. Di conseguenza, nel 2005 la rete informale si è trasformata in una società per azioni.
Che cosa fa della vostra regione un luogo di incubazione di imprese verdi?
Sappiamo quali sono le forze motrici della crescita e come si evolvono nel tempo. Per quanto concerne le tecnologie pulite, la forza motrice principale è ancora un quadro giuridico favorevole, ossia sovvenzioni e leggi. Tuttavia, l'importanza di questo fattore si sta riducendo. Nella nuova strategia 2015, prevediamo che altre forze diventeranno più importanti. Il sostegno alla ricerca e all'innovazione, la disponibilità di mano d'opera qualificata e i meccanismi finalizzati a promuovere l'esportazione delle tecnologie verdi daranno forma alla crescita futura delle tecnologie pulite. Al fine di sostenere la ricerca e l'innovazione in Stiria, abbiamo sviluppato una nuova infrastruttura di ricerca basata sui centri di competenza. Attraverso tali centri, le imprese e i ricercatori collaborano per un periodo compreso tra i cinque e i dieci anni su una tematica specifica. Questi centri focalizzano la loro attenzione sulle forze della nostra regione, in particolare la biomassa. Nel corso dei prossimi cinque anni, auspichiamo di potenziare il nostro forte impegno nei confronti della ricerca (la quota per la ricerca è pari al 4,3% del prodotto regionale lordo). In questo modo possiamo continuare a sostenere le imprese che operano nel settore delle tecnologie verdi, nonché incentivare altre imprese ad avviare attività in tale ambito.
In che modo il vostro cluster ha migliorato le condizioni di mercato per le tecnologie ambientali?
In Stiria è presente una camera di commercio molto forte i cui commissari per il commercio estero sono interessati al settore delle tecnologie pulite. Abbiamo pertanto sviluppato forti canali di esportazione di cui hanno beneficiato le imprese della nostra regione. Siamo, ad esempio, il primo ente europeo con lo status di «consulente» per l'area di Tianjin, in Cina. Collaboriamo con questa regione, che vanta 150 delle 500 imprese Forbes, per renderla più «verde» ed esortarla ad adottare un approccio rispettoso dell'ambiente. Attualmente, stiamo aiutando tre o quattro imprese della Stiria a immettere i loro prodotti verdi sul mercato cinese. Oltre alla Cina, abbiamo creato legami con la Russia e con gli USA. Questi rapporti di esportazione, associati alle attività commerciali che svolgiamo all'interno dell'UE, offrono alle nostre imprese ottime opportunità di mercato.
Che cosa distingue a Suo avviso la ECO WORLD STYRIA dagli altri cluster?
Penso che si tratti di una combinazione della nostra elevata concentrazione di imprese operanti nel settore delle tecnologie pulite, del loro tasso di crescita dinamico, nonché dell'elevato livello di innovazione presente nella regione. Abbiamo, inoltre, numerosi esempi di imprese ecotecnologiche di successo. Un altro motivo è legato al fatto che abbiamo avuto l'opportunità di collaborare con altri cluster europei attraverso il progetto Europe-Innova. Una simile cooperazione ci ha consentito di trarre insegnamenti importanti. Abbiamo, ad esempio, imparato dai cluster britannici come gestire il capitale di rischio, mentre i cluster tedeschi ci hanno consentito di osservare il loro approccio in termini di sviluppo delle tecnologie.
Quali sono gli obiettivi futuri della ECO WORLD STYRIA?
Ci siamo prefissati un obiettivo «E-C-O 20-20-20», che auspichiamo di raggiungere entro il 2015. Il primo traguardo consiste nel portare a 20 il numero delle imprese leader nelle tecnologie globali della nostra regione. Attualmente sono all'incirca 12, per cui auspichiamo di aggiungere ogni anno 2 imprese leader nelle nuove tecnologie. In termini di occupazione, ci stiamo adoperando al fine di portare a 20.000 il numero di persone attive nella regione nel settore delle tecnologie verdi (attualmente sono 15.000). Infine, auspichiamo di portare, entro il 2015, a 20 l'anno il numero delle presentazioni delle tecnologie verdi della Stiria nei media e nelle fiere commerciali a livello internazionale.