La Commissione Europea dà un importante segnale di coerenza e adotta i criteri Ecolabel UE per i servizi di pulizia entrati in vigore due mesi fa, il 4 maggio 2018 con la Decisione 2018/680.
Negli ultimi anni le aziende del cleaning hanno testimoniato una crescente necessità di allineamento delle proprie pratiche commerciali, sociali e ambientali alle nuove esigenze del mercato di rife- rimento: a tal fine i nuovi criteri Ecolabel UE per servizi di pulizia di ambienti interni, affrontando i punti più critici dei processi di pulizia, aiutano il richiedente ad intraprendere azioni concrete per una pulizia più “sostenibile”. D’ora in avanti quindi le aziende fornitrici di servizi di pulizia certificati Ecolabel UE saranno in grado di dimostrare più agevolmente l'efficienza delle proprie pratiche ambientali nel partecipare alle "gare verdi" nell’ambito degli appalti pubblici (Green Public Procurement).
I criteri Ecolabel UE per i servizi di pulizia si articolano in 7 criteri obbligatori + 12 opzionali, “opzionali” nel senso che a ciascuno di essi è associato un punteggio e l’operatore dovrà scegliere tra di essi quelli che preferisce purché gli consentano di ottenere il punteggio minimo obbligatorio di 14 punti.
Il campo di applicazione riguarda servizi professionali di pulizia ordinaria, effettuati presso edifici commerciali, istituziona- li e altri edifici accessibili al pubblico nonché presso abitazioni private. Può comprendere altresì la pulizia di vetrate purché raggiungibili senza il ricorso ad attrezzature o macchinari spe- cializzati.
Tale servizio non comprende le attività di disinfezione, né le attività di pulizia effettuate presso siti produttivi, né le attività per le quali i prodotti per le pulizie sono forniti dal cliente.
E’ importante inoltre ricordare che un operatore Ecolabel UE non potrà erogare altri servizi non Ecolabel, a meno che non vengano forniti da una suddivisione, una filiale, una succursale o un dipartimento, chiaramente distinti, e per i quali si tenga una contabilità separata.
E’ bene inoltre tenere in considerazione che la normativa europea prevede ispezioni e controlli, necessari all’assegnazione e mantenimento del marchio, con le seguenti frequenze:
Pre-assegnazione
Post-assegnazione
Il richiedente ha l’obbligo di comunicare, almeno ogni 4 mesi, un elenco dei cantieri in cui eroga i servizi di pulizia certificati Ecolabel UE, indicando il primo e l’ultimo giorno di attività presso ciascun sito.
L’Organismo competente per l’Italia è il Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit (supportato da ISPRA per le
sue attività tecniche).
L'etichetta europea rappresenterà un’attestazione dell'impegno delle aziende nei confronti del benessere e della sicurezza dei propri dipendenti, garantendo una riduzione della loro esposizione alle sostanze tossiche. I nuovi criteri daranno inoltre la priorità all’utilizzo di prodotti per la pulizia che vantino etichette di tipo ISO I (14024) come il marchio Ecolabel UE, Nordic Swan e Blauer Engel.
Finalmente, per l’affidamento dell’appalto tra diversi fornitori di servizi di pulizia, il prezzo non sarà più il principale elemento di differenziazione: fattori quali gli aspetti sociali ed ambientali stanno infatti diventando sempre più importanti, incontrando un orientamento generale verso la sostenibilità complessiva del vivere.
Maggiori informazioni sul sito della Commissione europea all’indirizzo: