La stampa professionale tipo-litografica non è un'attività a basso impatto ambientale: a Print4All, l'evento nazionale dedicato alle Arti Grafiche, tra le novità uno spazio dedicato alle pratiche di sostenibilità che spiegava agli operatori perchè investire in questa direzione conviene.
Il settore tipo-litografico consuma 398 milioni di tonnellate di carta all'anno, con un trend di crescità del 2,7%. A questo consumo si associano naturalmente diversi tipi di impatti sia ambientali che sociali.
Per le aziende del settore investire nella direzione della stampa professionale sostenibile rappresenta oggi uno strumento di competitività, ma anche l'opportunità di accrescere la qualità degli stampati, di approcciare nuovi mercati e di intraprendere un progetto di Responsabilità Sociale d'Impresa.
Molte imprese che operano nell'ambito della trasformazione seconda della carta (stampati, imballaggi, prodotti in carta) hanno una certificazione di gestione forestale sostenibile, FSC o PEFC, che rispetta lo standard CoC (Chain of Custody) ovvero una filiera sostenibile certificata e non solo il supporto-carta.
Esiste inoltre un protocollo per le imprese che le guida nella gestione di tutti gli aspetti che contribuiscono a rendere sostenibile la stampa professionale: si chiama Ecoprint e controlla l’intero ciclo produttivo della stampa, dai prerequisiti di base, alla stampa vera e propria, per finire con un controllo su finiture e trasporti della merce.