Il 19 marzo 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale serie generale n. 65 il Decreto Biometano 03 marzo 2018 sulla promozione dell’uso del Biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti. Un altro passo avanti verso l'applicazione dei principi dell'economia circolare.
La Commissione Europea ha dato parere positivo al cosiddetto “decreto biometano” dell’Italia, strumento fondamentale del sistema di supporto alla filiera del biometano di origine agricola, per un ammontare di circa 4,7 miliardi di euro per il periodo 2018-2022. Significativo il commento di Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la concorrenza, che parla di “un altro passo verso un maggiore uso delle energie rinnovabili in Europa e per contribuire alla transizione dell’Italia verso combustibili più rispettosi dell’ambiente. Il regime incoraggerà la produzione e il consumo di biocarburanti avanzati in Italia, limitando al contempo distorsioni della concorrenza”.
Ma cosa si intende per Biometano?
Per Biometano si intende il combustibile ottenuto da biogas da biomasse che, a seguito di opportuni trattamenti chimico-fisici, comprende impianti di produzione di biometano a partire da frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) raccolta in maniera differenziata fin dall’origine; il biogas derivante da digestione anaerobica; il gas prodotto per via termochimica (quali i processi di gassificazione di biomasse); il gas di discarica e i gas residuati dai processi di depurazione.
Cosa devono dimostrare allora gli operatori?
Gli operatori sono chiamati a dimostrare che i criteri di sostenibilità siano stati soddisfatti lungo l'intera catena di produzione e fornitura dei bioliquidi e biocarburanti.
Il Biometano per poter essere immesso in rete come biocarburante e per poter ottenere i Certificati di Immissione in Consumo (CIC) deve essere certificato secondo il “Sistema di certificazione nazionale della sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi".
Il sistema di certificazione è individuato dal Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare 23 gennaio 2012 e s.m.i, e dalla UNI/TS 11567 del Comitato termotecnico italiano, per la qualificazione degli operatori economici della filiera di produzione del Biometano ai fini della tracciabilità e del bilancio di massa di cui alla e s.m.i..
Bureau Veritas è accreditato dal 2012 e svolge lungo tutta la catena di consegna dei biocarburanti e bioliquidi verifiche per dimostrare la conformità legislativa di settore e il rispetto dei requisiti di sostenibilità, tracciabilità e del bilancio di massa.
A seconda dei requisiti specifici delle diverse attività della filiera e delle diverse biomasse destinate alla produzione del Biometano, Bureau Veritas può condurre audit indipendenti secondo lo Schema di Certificazione Nazionale individuato dal Decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 23 gennaio 2012 e s.m.i.
Per maggiori informazioni, contatta Bureau Veritas