Il Consorzio Casalasco del Pomodoro, che vanta il famoso marchio Pomì, è la prima azienda alimentare a ottenere la certificazione Social Footprint nata nel 2015 per rispondere alle domande del consumatore sui prodotti a scaffale. A rilasciarla l'organismo di certificazione Bureau Veritas.
L’idea alla base del Social Footprint è molto semplice: il consumatore deve poter “vedere” cosa c’è dietro un prodotto, in termini di origine delle materie prime e di ubicazione dei principali processi produttivi; inoltre il consumatore deve poter avere delle garanzie circa il rispetto dei diritti dei lavoratori nella filiera produttiva: solo con queste informazioni potrà scegliere in modo consapevole.
Con il Social footprint, il Consorzio Casalasco si racconta nello spazio di un’etichetta: ci parla delle sue radici, localizzate tra le province di Cremona, Parma, Piacenza e Mantova; ci racconta della relazione stretta con gli oltre 200 soci diretti e con le organizzazioni di produttori che conferiscono il proprio pomodoro, tutto proveniente dalle regioni del Nord Italia.
Il Consorzio ci racconta anche di quali trasportatori aiutano a movimentare la merce dal campo allo stabilimento e all’interno della zona produttiva: ogni camion è tracciato e nessun camion può entrare con il prezioso carico rosso, se non è stato identificato con l’apposito codice che ne indica la provenienza.
Nessuna informazione è trascurata: persino i fornitori degli imballaggi primari, che “contengono” il prodotto, e degli imballaggi secondari, che rappresentano l’unità di vendita alla grande distribuzione, sono indicati.
Nello spazio di un’etichetta, si presenta ai nostri occhi l’impronta sociale del Consorzio Casalasco del Pomodoro: un’azienda che dà lavoro a oltre 1000 persone e che alimenta un indotto importante, come testimoniato dagli oltre 500 fornitori basati al 99,6% in Italia.
Maggiori dettagli sul sito Bureau Veritas
Guarda l'etichetta sui prodotti Pomì